Nuove imposte di registro dal primo gennaio 2014
Dal primo gennaio 2014 cambiano le aliquote dell'imposta di registro per la
tassazione dei trasferimenti immobiliari, e scompaiono quasi tutte le relative agevolazioni. Inoltre, aumenta l'importo delle imposte fisse, dovute per gli atti che non prevedono una tassazione
proporzionale al loro valore.
La nuova aliquota dell’imposta di registro al 9% sostituisce quelle precedentemente previste per i
fabbricati (7%) e i terreni edificabili o comunque non agricoli (8%).
Fanno eccezione i terreni agricoli acquistati da soggetti diversi dai coltivatori diretti o dagli imprenditori agricoli professionali (IAP), per i quali è stata introdotta la
nuova aliquota del 12% che sostituisce la tassazione “punitiva” del 18% (15% per l’imposta di registro, oltre alle imposte ipotecarie e catastali rispettivamente del 2% e
dell’1%), in vigore fino al 31 dicembre 2013, che era stata studiata per scoraggiare l’acquisto di terreni agricoli da parte di chi non intende dedicarsi all’agricoltura. Rimane però la
possibilità, per i coltivatori diretti e agli imprenditori agricoli professionali (IAP), di acquistare terreni agricoli e relative pertinenze con l'imposta dell'1%.
Fa eccezione alla nuova aliquota del 9% anche l'aliquota agevolata dell'imposta di registro per l'acquisto della prima casa, che scende al 2% (prima era al 3%), con
un minimo di 1.000 euro, a cui si aggiungono sempre le imposte ipotecarie e catastali nella misura fissa di 50 euro ciascuna.